Valutazione neuropsicologica dell’età evolutiva
Il percorso di valutazione neuropsicologica consiste in un colloquio preliminare con i genitori per approfondire le motivazioni e le osservazioni rispetto alle difficoltà manifestate dal bambino. Successivamente vengono programmati alcuni incontri di valutazione con il minore che possono utilizzare le metodiche dell’osservazione, del colloquio clinico o della valutazione testistica. Infine viene svolto un colloquio conclusivo con i genitori di sintesi diagnostica e di confronto su quanto emerso e osservato durante la valutazione.
La valutazione neuropsicologica è necessaria qualora il genitore rilevi indicatori di difficoltà nel figlio.
Ad esempio, per i bambini fino a 6 anni, difficoltà di linguaggio (assenza di linguaggio dopo i due anni, eloquio scarsamente comprensibile, assenza di suoni specifici del linguaggio, uso stereotipato o ripetitivo di parole o frasi.), difficoltà di attenzione e concentrazione (passare velocemente da un’attività all’altra, iniziare un gioco ma non terminarlo), difficoltà nel disegno e nelle abilità motorie (disegno confuso e non strutturato dopo i tre anni, assenza dello schema della figura umana, rifiuto completo dell’attività grafica, goffaggine), difficoltà relazionali (assenza di richieste anche di tipo non verbale, scarso contatto oculare, attività di gioco poco strutturate e prevalentemente ripetitive).
Per i bambini in età scolare, difficoltà negli apprendimenti (lentezza ed affaticamento in lettura o scrittura, difficoltà nella comprensione del testo, difficoltà nella gestione dello spazio del foglio, tratto grafico confuso e difficoltoso), difficoltà emotive (isolamento, difficoltà relazionali con i pari, aggressività, comportamenti regressivi quali suzione del dito, enuresi ecc.).